L’Orchestra Haydn partecipa alla cinquantesima edizione del Festival di Musica Contemporanea con una serata che celebra al tempo stesso il repertorio di Haydn, la musica alpina e il genio di Šostakovič. Tre le prime assolute. Ha-Ha-Haydn del compositore meranese Mathias Johannes Schmidhammer, omaggio scherzoso al nome dell'Orchestra che trae ispirazione dalla complessità delle sinfonie di Joseph Haydn. Con citazioni dalle sue opere e un umorismo quasi slapstick, la composizione gioca con le aspettative del pubblico e lo predispone ad accogliere elementi ironici e soluzioni inaspettate. Fifty Fifty Stomp di Helga Plankensteiner celebra i 50 anni del Festival di Musica Contemporanea unendo energia jazz e ironia creativa. Il titolo è un richiamo ai 50 anni trascorsi ei 50 che verranno. Lo "Stomp" è come un forte battito dei piedi, un applauso rivolto a questa coraggiosa rassegna, nata nel 1975 su iniziativa di quattro professori del conservatorio di Bolzano. La suite orchestrale Alpen-Folk di Hubert Stuppner esplora invece la tradizione alpina in quattro movimenti evocando un intero immaginario: Bergdrang (le gite domenicali), Winterland (il Natale nelle valli), Im Naturpark (nel parco naturale), e Kirchtag (le feste popolari). Con l’ultima composizione in programma l’Orchestra Haydn si apre al mondo musicale di Šostakovič che con Ballet Suite n.1 crea un collage di brani tratti dalle sue musiche per balletti e film.