Per la sua nona e ultima stagione d’opera, Matthias Lošek ha scelto il filo conduttore Nothing is written, niente è scritto. Cosa si cela dietro questa frase?
Per me, Nothing is written significa principalmente che niente è impossibile, che tutto ha sempre un nuovo inizio. Con i titoli delle stagioni da me curate e ispirate alla cultura pop, ho cercato di suscitare curiosità nel pubblico e di fornire stimoli, senza mai imporre una lettura forzata. A sottendere l’opera contemporanea è la domanda: cosa riesce a smuovere le persone? È a questo quesito che ho cercato di dare risposta sul palcoscenico nelle passate stagioni. Dopotutto, l’arte è insita nell’essere umano. E lo stesso vale per l’opera.