Nel 1899, Maurice Ravel compose la sua Pavane pour une infante défunte, inizialmente per pianoforte, suscitando ben presto l'interesse del pubblico. Con il tempo, la delicatezza e raffinatezza di questa sinfonia le conferirono un posto d'onore nel repertorio musicale. Pochi anni dopo, nel 1919, Ravel si dedicò alla trascrizione per orchestra del Le tombeau de Couperin, una suite per pianoforte che celebrava la memoria dei compositori del passato, rendendo l'opera ancora più ricca di sfumature. La sua abilità nel trasformare l'originale in una composizione orchestrale arricchita di dettagli timbrici si rivelò straordinaria, tanto da far scrivere al critico Roland-Manuel: “la trascrizione superava il fascino dell’originale”. La serata prosegue con le Danses concertantes di Stravinsky, una suite per balletto del 1913 che, pur partendo da un'ispirazione astratta, non rinuncia ad un gioco ritmico vivace e stilizzato. Infine, la Sinfonietta di François Poulenc, composta nel 1947, rappresenta un'ode alla leggerezza e alla brillantezza della musica del ventesimo secolo, pur mantenendo un distacco dalle forme monumentali delle sinfonie precedenti. Un programma ricco di tensioni e contrasti, che mette in luce la versatilità e il genio dei suoi autori.