La celeberrima Ouverture da Die Fledermaus di Johann Strauss (figlio) accoglierà il pubblico ai concerti di fine anno e Capodanno dell’Orchestra Haydn, diretta Alessandro Bonato. Composto nel 1874, “Il pipistrello” segnò il trionfo del “Re del Valzer” anche sulle scene teatrali, consacrando la sua fama al punto che, nel 1890, un sondaggio lo elesse a terza personalità più famosa d’Europa, subito dopo la Regina Vittoria e Otto von Bismarck. Proprio Johann Strauss II sarà al centro del frizzante programma di questi concerti di Capodanno, come da tradizione viennese. Nonostante o forse proprio a causa della giovinezza contrastata, i lutti famigliari e i rapporti turbolenti con Johann Strauss (padre), infatti, l’omonimo figlio ebbe come motto “Passare attraverso la vita con allegria”. Per questo nella sua musica si ritrova una indomita voglia di vivere, di abbandonarsi al piacere, al divertimento, alle feste più spensierate ma sempre con il portamento elegante tipico della Vienna di fine Ottocento.
Valzer, ciarde, polke e quadriglie scritte da Strauss Jr non vanno però presi per musica approssimativa, di facile consumo: la sapienza di scrittura, la complessità dell’orchestrazione, la varietà di colori dello stile straussiano furono tali da valergli la stima (oltre che l’amicizia) di Johannes Brahms. Presente nel programma anche Josef Strauss, fratello minore di Johann, destinato dal padre alla carriera militare, da Josef odiatissima in quanto convinto pacifista. Figura ombrosa e schiva, appassionato ingegnere, fu costretto dalla malattia di Johann a riprendere in mano il violino e gli studi musicali per mandare avanti l’industria musicale di famiglia, dimostrando di non avere nulla da invidiare al fratello maggiore, che commentò “Fra me e Pepi è lui quello con più talento, io sono solo quello più famoso”.