Tappa a Fukuoka e a Kagoshima

Pubblicato il
03.02.2023

2250_1070Japan Tournee 2023
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Dopo Osaka l’orchestra ha fatto tappa a Fukuoka e a Kagoshima concedendosi qualche ora di svago a Kyoto e Nara

Prosegue in Giappone la tournée dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento: dopo il concerto inaugurale a Osaka, l’orchestra ha suonato a Fukuoka e a Kagoshima, in vista del gran finale del 6 febbraio nella prestigiosissima Suntory Hall di Tokyo.

Per tutta l’Orchestra, questa nuova tournée in Giappone si sta dimostrando un’esperienza importante: «Andare in tournée è per noi sempre molto significativo, perché ci dà nuovi stimoli per migliorarci sempre di più, facendoci curare con ancora maggiore attenzione il repertorio», racconta il primo violino dell’Orchestra Stefano Ferrario, «Il pubblico giapponese è molto attento, composto e ammirato. Poi c’è una sorta di catarsi finale, per cui quello che durante il concerto è stata concentrazione e intimo coinvolgimento nella musica, sfocia poi in un grande applauso ed entusiasmo che noi sentiamo proprio fisicamente. E questo calore è bellissimo». «Un brano che è piaciuto particolarmente al pubblico di Fukuoka è stato il “Saltarello” dalla Sinfonia n. 4 “Italiana” di Felix Mendelssohn Bartholdy. Il pubblico ci ha infatti ‘investito’ con il suo entusiasmo alla fine del brano, tanto che lo abbiamo riproposto come bis», conclude lo stesso Ferrario.

Al suo esordio giapponese è invece il pianista coreano Jae Hong Park: «Questa è la mia prima volta assoluta in Giappone e per me è qualcosa di veramente speciale. Soprattutto perché ho la possibilità di esibirmi con l’Orchestra Haydn, che adoro. Oltre ad essere un’orchestra fantastica, è l’Orchestra che mi ha cambiato la vita, accompagnandomi alla finalissima del concorso pianistico Busoni nel 2021, di cui sono poi risultato vincitore. Sono grato anche al Maestro Chung che ci dirige, così vibrante ed energetico».

Tanta musica ma anche qualche momento di svago, come racconta la violinista Elisabetta Fornaresio: «Dopo il concerto a Osaka abbiamo avuto un giorno di pausa: qualcuno di noi è andato a Kyoto e qualcun altro a Nara per visitare il Giappone rurale. Quando siamo in tournée si consolida ulteriormente il legame professionale e di amicizia tra i musicisti dell’Orchestra sia sul che fuori dal palcoscenico. In questo ci riteniamo molto fortunati».